LA RIVIERA DI PETTENASCO
Giardini, paesaggi e viste indimenticabili
Itinerario bike riviera Pettenasco – Alla scoperta dei borghi che abbracciano il Lago d’Orta, fra scorci pittoreschi e incantevoli panorami sulle acque e sulle vallate circostanti. Questo anello, pur non presentando grandi difficoltà, è dedicato a ciclisti con un discreto allenamento: non mancano infatti salite e tratti che richiedono una buona capacità di guida. La prima parte del percorso è su strada asfaltata mentre a seguire si alterneranno anche passaggi in terra battuta e single track nella lussureggiante vegetazione caratteristica della Riviera e delle colline alle sue spalle.
TRA MULINI AD ACQUA E SORGENTI
Saliamo in sella a Pettenasco, località affacciata sul lago d’Orta, molto apprezzata soprattutto nella stagione estiva. Iniziamo il nostro percorso nei pressi della chiesa parrocchiale di Santa Caterina.
Avanzando verso nord per 120 metri imboccheremo via Vittorio Veneto e sulla sinistra entreremo in una piccola strada secondaria. Ben presto incroceremo il Museo dell’arte della tornitura del legno, che racconta la storia di questa tecnica di produzione dagli inizi del Novecento a oggi.
Avanziamo nel nostro percorso per via Stazione per circa 600 metri e tenendo la destra superiamo il passaggio a livello.
Arrivati all’incrocio terremo la sinistra per via Francisca per altri 170 metri circa, Dritti su via della Chiesa, proseguiremo in direzione di Crabbia, frazione di Pettenasco resa pittoresca da case d’epoca e piccoli, suggestivi, vicoli.
SAN MARTINO
Qui incontreremo la chiesa di San Martino, che custodisce una pregevole pala d’altare raffigurante Sant’ Anna.
Dirigendoci sulla destra in via Agrano arriveremo dopo poco a un’incrocio e tenendoci sulla sinistra avanzeremo in Via per Omegna. Qui parte un bel sentiero nel verde: pedaleremo lungo prati affacciati sul lago e ci addentreremo per circa 3 km nella vegetazione, sempre più fitta, con piccoli torrenti d’acqua che in alcuni punti dovremo superare accompagnando il mezzo a piedi. Proseguendo su strada secondaria in direzione Borca, dopo circa 50 metri tenendo la sinistra ci troveremo a un bivio e all’intersezione sulla destra con via Franco Martinoli.
SEGUENDO LA LITORALE
Nella frazione di Borca passeremo davanti alla Chiesa di San Gottardo. Dopo altri 375 metri, seguiamo il Gps per via Borca e giriamo per via Agrano, prendendo la via asfaltata che ci porta al paese di Agrano, alle pendici del Mottarone a quota 450 metri.
Il villaggio è conosciuto per la “Mummia di Agrano”, salma di una giovane donna lì seppellita intorno al 1740, miracolosamente mantenutasi integra e conservata sul retro della Chiesa parrocchiale di San Maiolo, divenuta con il tempo oggetto di devozione locale. Svolteremo dopo poco in via Giulio Isotta e tenendoci sulla sinistra su via Selviana. All’intersezione ci manterremo sulla sinistra in via del Rivo e, poco dopo, sulla destra arriveremo in via Mottarone, incontrando il famoso torrente Pescone, principale immissario della sponda orientale del lago d’Orta.
AGRANO E IL PESCONE
Superata una curva a gomito, tenendoci a sinistra su via per Armeno, raggiungeremo poco dopo il piccolo borgo montano di Bassola, tutto vicoli, portali e case in pietra a vista. Ci troviamo nuovamente a un bivio e, procendendo sulla destra, seguiamo il sentiero che ci conduce a Pratolungo, conosciuto fino a pochi decenni fa per i suoi meravigliosi frutteti. Sarà un piacere pedalare nella quiete di questo antico borgo, ancora non intaccato dal turismo di massa, nonostante il notevole panorama sulle acque azzure del lago d’Orta.
VINI ECCELLENTI
Oltre alla chiesa di San Grato, incontreremo Villa Fortis, ex tenuta agricola ristrutturata dal noto industriale Alberto Alessi. Risalente al diciasettesimo secolo, si estende su circa 6 ettari di terreni, oggi convertiti alla produzione di Pinot Nero e Chardonnay. Nel centro del paese, accanto al circolo ricreativo, imboccheremo il sentiero che ci condurrà sul Monte Barro. Il percorso si snoda sul versante orientale della montagna, raggiungendo senza strappi le due punte della vetta a 639 metri. Il punto più alto è indicato da una croce e viene chiamato “Muntagnin dal Zicar”. Godiamo dell’ampio e incantevole panorama sul Lago d’Orta e sulle valli del circondario prima di rimetterci in sella.
DOPO IL BEL PANORAMA SI SCENDE
Seguendo le indicazioni per Pettenasco (o seguendo la traccia Gps del nostro percorso) inizieremo la discesa. Siamo quasi in dirittura di arrivo: proseguiamo lungo via Principale, sulla sinistra via Gino Fara Forni e, ancora a sinistra, via Parrocchiale e via Vittorio Veneto, fino a chiudere il nostro percorso tornarno al punto partenza. Itinerario bike riviera Pettenasco.
Itinerario bike riviera Pettenasco
TIPI DI STRADA
Singletrack: 3,87 km
SUPERFICI
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Pettenasco
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Pettenasco è un comune italiano di 1 345 abitanti della provincia di Novara adagiato a metà della sponda orientale del Lago d’Orta.
I vigneti
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Nella regione di Pratolungo, 6 ettari di terreno vengono utilizzati per la produzione di due qualità di vino pregiate: il Pinot Nero e lo Chardonnay.
Punta di Crabbia
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Ridotta spiaggia ed accesso con attracco barche, inoltre è punto di immersioni nel lago. Vista spettacolare che spazia fino all’isola San Giulio.
Borca
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Quartiere residenziale in Omegna situato sul lago d’Orta
Monte Barro
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Il monte Barro è un monte isolato nelle Prealpi Lombarde con un’altitudine di 922 m s.l.m.
La morta
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Agrano è noto per ”La morta”, il corpo di una donna mummuficato ritrovato nel 1792 e situato all’interno della chiesa principale.
Pescone
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Il fiume Pescone nasce dalle falde del Mottarone, principale immissario della sponda orientale del lago d’Orta transita dapprima nel Verbano-Cusio-Ossola e poi in Provincia di Novara. Attraversa la frazione di Omegna Pescone (dalla quale trae il nome) per poi sfociare nel lago nel comune di Pettenasco
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Pratolungo
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Pratolungo, frazione di Pettenasco, dista 1,36 km dal medesimo comune di cui fa parte e sorge a 420 m sul livello del mare
Il mulino
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Lungo lago
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